La diocesi di Isola è stata eretta nel IX secolo e storicamente fu sempre suffraganea dell’arcidiocesi di Santa Severina. Compare per la prima volta nella Notitia Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli, redatta all’epoca dell’imperatore Leone VI e databile all’inizio del X secolo.
Fino alla conquista normanna della Calabria a metà dell’XI secolo, la diocesi era sottomessa al patriarcato di Costantinopoli, ed il rito liturgico in uso era quello greco; tuttavia ancora nella seconda metà del XIV secolo la diocesi era retta da vescovi greci, segno che la liturgia in greco era ancora largamente diffusa in quell’epoca.
I Normanni confermarono ai vescovi di Isola i beni e i privilegi della loro antica sede e ricostruirono la cattedrale, che si presentava «diruta, lacerata et deserta». Le concessioni fatte dai re normanni ai vescovi di Isola furono confermate da papa Eugenio III nel 1149, quando la diocesi passò definitivamente sotto la tutela dei papi, e ancora nel 1175 da Alessandro III.
Incerta è la cronotassi dei primi vescovi, per la presenza di prelati menzionati in documenti spuri, o appartenenti in realtà ad altre diocesi.
Primo vescovo certo di Isola, vissuto tra l’XI e il XII secolo, è stato Luca di Melicuccà, famoso per la santità della sua vita, per i prodigi operati e per il fervore apostolico verso i suoi fedeli. Cosí infatti risulta anche da un diploma greco del 1105, in cui la frase “Episcopos ton Aisulon” indica la diocesi di Isola, suffraganea di S. Severina.