J.C. Carter – Risorse agricole della costa ionica (Metaponto e Crotone) in età romana (1994)

L’evoluzione del territorio di Metaponto e Crotone dal IV sec. a.C. fino al IV sec. d.C. viene tracciata in questo articolo. La tesi di A. Toynbee – che l’Italia meridionale fu trasformata in un deserto abitato unicamente da pecore e schiavi in conseguenza delle campagne annibaliche – viene esaminata alla luce della intensa ricerca archeologica e rivela la sua impossibilità di applicazione per questa zona.
Ci si basa qui su prospezioni fatte su larga scala, scavi di siti rurali ed esami di elementi botanici conservati (semi e pollini) e di resti animali.
L’approccio, di tipo cronologico, si rivolge particolarmente al sito di Metaponto, dove la ricerca è stata di gran lunga più completa.

AA.VV. Chersonesos & South Italy – 2006–2007 Annual Report (2007)

AA.VV. Chersonesos & South Italy – 2006–2007 Annual Report (2007) Articoli contenuti nel rapporto John Robb – Publication of the Neolithic Site at Capo Alfiere, Croton, p. 52Erika Gál – Capo Alfieri Fauna, p. 53Lorenzo Costantini, Loredana Costantini Biasini – Prehistoric Agriculture on the Ionian Coast of Calabria (Capo Alfiere), … Articoli contenuti nel rapporto … Leggi tutto

L.Altomare – Enotri e Greci nel golfo di Taranto, paesaggi e interazioni tra IX e VI sec. a.C. (2017)

Nella dissertazione di dottorato ad essere preso in esame è il territorio degli Enotri, coincidente in buona parte con le aree di influenza delle colonie achee di Crotone, Sibari e Metaponto e della ionica Siris, con l’obiettivo di comprendere entro quali dinamiche si verificò il
contatto tra indigeni e Greci al momento delle fondazioni. Come si cercherà di dimostrare nel dettaglio, la diffusione di tratti caratteristici nella cultura materiale e nei rituali funerari, tendenzialmente restituisce l’impressione di un paesaggio culturalmente omogeneo del mondo enotrio della prima età del ferro nell’arco costiero del golfo di Taranto.

Margherita Corrado – Appunti per una prima carta delle ceramiche invetriate bassomedievali nel medio Ionio calabrese ( 2003)

Nello studio viene presentato un piccolo nucleo di ceramiche da mensa bassomedievali: resti esigui di forme aperte e chiuse relative a vasellame dipinto a due o tre colori sotto vetrina piombifera – impropriamente detto RMR –, cui si aggiungono un paio di frammenti di scodelle invetriate in verde e di forme aperte in duble dipped ware, materiali recuperati in circostanze diverse ma sempre fortunose all’interno della città di Crotone e in alcune località dei dintorni.